I concorrenti con l'instancabile Carmen Davolo di Dieffe Comunicazione
Trepida l’attesa dei cinque concorrenti all’Hotel Le Terrazze per l’inizio della Premiazione della prima edizione del Conca dei Marini Santarosa Festival, un esperimento davvero riuscito di coniugare storia gastronomica e territorio.
La versione proposta da Marco Ferrero, della Pasticceria Napoletana dei F.lli Ferrero di Taranto, è stata giudicata la migliore sfogliatella Santa Rosa tradizionale. La famiglia Ferrero si è trasferita a Taranto da oltre trent’anni, dove lavora con successo conservando i valori della tradizione napoletana.
la Santarosa tradizionale di Marco Ferrero
Il primo posto nella sezione “Santa Rosa innovativa” lo ha conquistato Marco Pinna, originario dell’isola della Maddalena, ma attualmente in forza presso la pasticceria milanese “L’Antica Arte del Dolce” di Ernest Knam.
la versione innovativa di Marco Pinna
La gara si è svolta a Conca dei Marini, laddove nel ’600 nacque la prima sfogliatella Santa Rosa ad opera di una suora cuciniera. A Raffaele Cristiano, del team di Sabatino Sirica; ad Antonino Esposito, del Roxy Bar di San’Agata dei Due Golf; ad Angelo Cavaliere della pasticceria Da Angelo di Tramonti e a Giovanni Gargiulo di Caserta è stata consegnata una targa di merito per “la ricerca e l’amore dimostrato nei confronti di un dolce di grande tradizione”. L’evento è stato organizzato dall’associazione A.L.O.E. in collaborazione con la locale Pro Loco e con il comune di Conca dei Marini e grazie anche al sostegno dell’azienda Molino Caputo. La giuria è stata presieduta dal Maestro Sal De Riso e composta da Alfonso Iaccarino, del Don Alfonso 1890; Giuseppe Aversa, del ristorante Il Buco di Sorrento; Marco Pansa dell’Antica Pasticceria Pansa; da Carmine Caputo, presidente del Molino Caputo e da Carla Icardi, direttore di Reed Gourmet.
La cerimonia di premiazione, condotta dal giornalista Peppe Iannicelli, è avvenuta alla presenza del Sindaco di Conca dei Marini, Gaetano Frate, Mrs. Sharma del Monastero Santarosa Hotel & Spa, della giornalista Carla Icardi, del Presidente Salvatore Criscuolo e di Sal de Riso.
un momento della premiazione con Mrs. Sharma, proprietaria del Monastero Santa Rosa Hotel & Spa, Sal De Riso, Marco Pinna e Marco Ferrero, vincitori rispettivamente, per la versione innovativa e quella tradizionale
Alla premiazione è seguito un momento di discussione-simposio sulla tradizione della santarosa, e, in generale sul gusto e il piacere che si trova nel cibo. In conclusione c’è stata un’esposizione – degustazione di tutte le tipicità della costiera amalfitana, dai latticini e salumi agerolesi, ai liquori di Furore e un’esaustiva selezione delle cantine attive sul territorio, da Marisa Cuomo, Ettore Sammarco, Apicella e Tenuta san Francesco.
Terminato il momento della degustazione, un gruppo di invitati, tra stampa e operatori del settore ha partecipato alla cena di gala organizzata presso il Calajanara Restaurant dell’hotel La Conca Azzurra di Conca dei Marini di proprietà del Presidente Criscuolo. La cena, improntata a base di prodotti locali, si è svolta con una carrellata gourmet di alto livello; carpaccio di seppie, rucola e provolone del Monaco; parfait di gamberi con pistacchi di Bronte e salsa d’arancia; “mescafrancesca” di Gragnano con misticanza di frutti di mare;Ravioli allo Sfusato amalfitano;Filetto di pezzogna al cartoccio; sorbetto agli agrumi della Costiera; Flan dei Monti Lattari con pere al Piedirosso; poi il gran finale di due dessert preparati d hoc per la manifestazione: “L’Etna” di Sal De Riso.
l'Etna di Sal de Riso
e la “Santarosa concept” della pasticceria Pansa di Amalfi.
Santarosa concept by Pasticceria Pansa, Amalfi
I vini che hanno accompagnato la cena: Fiorduva Marisa Cuomo 2010 e rosato Marisa Cuomo 2011. A ravvivare la serata momenti di canzoni tradizionali napoletane e strofe ispirate alla musica anni’60 del quartetto Cetra per sola voce. Una manifestazione davvero indovinata e curata in ogni particolare. Arrivederci dunque, al Conca dei Marini Santarosa Festival II Edizione, con tanti giovani pasticcieri a cimentarsi con la tradizione della costiera amalfitana, con qualche guizzo innovativo, soltanto formale.
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