mercoledì 23 settembre 2015

23 settembre Milano: di Marchesi c'è n'è uno d'ora in poi il "Marchesino" divide lo spazio con il nuovo ristorante "Marchesi" Tra 2 anni la Fondazione Mylius a Varese.



Il Cuoco Gualtiero Marchesi Marchesino Milano
Milanese fino in fondo come Stendhal, senza l’obbligo di essere francese. Questo è il destino di Gualtiero Marchesi che resta a Milano, in piazza della Scala, dando vita ad un ristorante nel ristorante. D’ora in poi, il Marchesino dividerà lo spazio con il nuovo ristorante Marchesi.

Nell’anno strepitoso dell’Expo in cui Gualtiero Marchesi 
è chiamato a svolgere quotidianamente il ruolo di Maestro della Cucina italiana diventano tre i luoghi dedicati: l’Accademia in via Bonvesin della Riva, il Marchesino e il Marchesi. Ogni giorno, a pranzo e a cena, tranne il sabato a pranzo e la domenica, la sala principale del Marchesino con i suoi sette tavoli si trasforma nel Marchesi, dando la possibilità di ordinare un menu speciale con i grandi classici che hanno modernizzato la cucina italiana e una raccolta di omaggi e di d’aprèsricette ispirate al lungo e particolare rapporto tra il Maestro e gli artisti. Una possibilità per ritrovarsi a tu per tu con i piatti storici, in aggiunta alle proposte create durante gli anni per Milano e per La Scala. Adriano Fumis è il nuovo maître.
 
   
 
La squadra del Marchesi è la stessa di Erbusco in Franciacorta; 
può contare su dodici persone in cucina e sei in sala con un nuovo importante ingresso, un maître di grande esperienza.
Si tratta di Adriano Fumis, classe 1971.
 
 
  

Utile come sempre è l’iPad, primo del suo genere, 
con cui i clienti visualizzano insieme ai video del maestro e all’immagine 
dei piatti anche le eventuali intolleranze alimentari, gustando, 
dove è possibile, la stessa ricetta con altri ingredienti.

La carta dei vini contempla una selezione di poco più di trecento etichette, grandi classici italiani con qualche nuova proposta interessante e la presenza di alcuni Champagne e grandi vini francesi. 
Convivono in cantina il Krug Vintage del 1976, il Petrus del 1996 
ed il Barolo di Aldo Conterno del 1990, assieme al Furore rosso 
di Marisa Cuomo o al Fiori di campo di Lis Neris. 
 
   
 
I nuovi tavoli con cui il Marchesino acquisisce, insieme alle sedie Thonet, una più spiccata aria mitteleuropea rappresentano un’ulteriore capitolo della collaborazione e dell’amicizia con Maurizio Riva che ha realizzato il tavolo Pangea per l’Expo e, in precedenza, utilizzando sempre il legno fossile kauri, il tavolo M’Arte attorno a cui Gualtiero Marchesi ha imbandito le sue cene d’autore.
 
   

Mentre Gualtiero Marchesi ribadisce il suo attaccamento a Milano, è confermato che sarà Varese la sede della Fondazione. Per la ristrutturazione di Villa Mylius saranno necessari due anni di lavori. L’apertura è, quindi, prevista per l'anno accademico 2017-2018.
 
   

Occorre sottolineare che Marchesi è l’unico ristorante milanese 
a far parte della prestigiosa Associazione internazionale, 
Les grandes tables du monde, che fa esplicito riferimento all’«eccellenza della tradizione e alla tradizione dell’eccellenza», coinvolgendo 167 ristoranti in ventiquattro Paesi 
dei cinque continenti.

MARCHESI 
via filodrammatici, 2 angolo piazza della scala 
milano . italia

Il Marchesi apre tutti i giorni, 
dalle 12 alle 14.30 e dalle 20 alle 22.30, 
ad esclusione del sabato a pranzo e della domenica.
 
  

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