giovedì 10 marzo 2016

Pizza napoletana, patrimonio Unesco: da Las Vegas 30.000 firme













La si potrebbe chiamare “Operazione Las Vegas” quella che i  nomi più prestigiosi 
delle associazioni di categoria,  dei “pizzaiuoli” con la u, napoletani e americani, 
e dei produttori 
di farina partenopei,  hanno portato avanti per la candidatura della pizza 
come patrimonio culturale 
immateriale dell’Unesco.Del resto la squadra che si è mossa per raccogliere le firme, 
durante  la selezione   a Las Vegas per il XV Trofeo Caputo, che si svolgerà 
a settembre a Napoli, ha visto scendere in pista i campioni mondiali. 
Teresa Iorio, Valentino Libro, Davide Civitiello, 
ma anche Vincenzo Capuano, Simone Fortunato, Umberto Fornito, Andrea Cozzolino, Gennaro Russo, 
Saverio Ciampi, Michele D'Amelio, Giulio Adriani, Diego Viola, Adriana Avallone, 
Giovanni Gagliardi e, ancora,  gli americani Jonathan Goldsmith, Mark Dim 
e John Arena.  Assieme a loro, Antonio, Mauro e Antimo Caputo, 
produttori di farina,  con  il presidente dell'Associazione Pizzaiuoli Napoletani, 
Sergio Miccù.  Una squadra compatta che è riuscita a convincere 
30 mila visitatori  presenti al grande evento americano sulla pizza. 
E quella dei pizzaiuoli napoletani, si sa, è la migliore.

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